Paolo Baraldi tells us about "his off-road world" and his work. Baraldi is very active as a photographer and journalist. With his images, from all over the world, he tells us about the most beautiful off-road competitions. But let's find out, with some questions, what his experience is.
Paolo Baraldi ci racconta il “suo mondo del fuoristrada” ed il suo lavoro. Baraldi è molto attivo come fotografo e giornalista; con le sue immagini, provenienti da tutto mondo, ci racconta le più belle competizioni di offroad. Ma scopriamo, con alcune domande, quale è la sua esperienza.
Questa fotografia è come frame di un particolare momento che in un solo scatto rappresenta tutte le emozioni che ti passano per la testa. Un attimo prima o un attimo dopo, tutto sarebbe stato perso.
Per chi viaggia la valigia è come se fosse un piccolo pezzo di casa da portare con se con al suo interno le cose più utili. Al rientro oltre ai "panni sporchi", può contenere molto di più! I ricordi di una piacevole avventura. Per un fotoreporter, la valigia del rientro ha sempre uno spazio per accogliere i frutti del proprio lavoro che da dietro una scrivania non avrebbe mai trovato.
Un magazine oggi ha senso di esistere se spiega i contesti, se va oltre le facciate, se affronta gli argomenti visti da una diversa angolatura e se offre contenuti esclusivi e di qualità. Un giornale ha senso se può offrire ai lettori materiali di riflessione, analisi e punti di vista.
Che cosa è "the P zone"?
Si tratta di uno spazio particolare, all'interno di OFFROAD Lifestyle, dedicato e gestito interamente da Paolo Baraldi. In poche parole è un blog dove il nostro Direttore avrà modo di raccontare le sue esperienze, di parlare di fuoristrada, di fotografia e di editoria e di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. Per inaugurare "the P zone", quale modo migliore se non proporvi la nostra intervista a Paolo Baraldi?
Questi scatti sono dedicati a tutte quelle persone vere; a quelle persone che hanno fatto della loro passione a "stelle e strisce" un vero e proprio stile di vita. Peccato che non le vedrete mai stampate ed appese ad un muro...