La King of the Hammers 2025 si è svolta dal 23 gennaio all'8 febbraio nel deserto della Johnson Valley in California. Questo evento annuale, noto per essere una delle competizioni offroad più impegnative al mondo, ha confermato la sua reputazione e come tradizione ha attirato oltre 80.000 spettatori che hanno affollato Hammertown ed i vari settori dedicati al pubblico lungo più famosi trails del Lakebed. La gara più attesa, la Race of Kings, ha visto un risultato storico: per la prima volta in 18 anni, un veicolo UTV ha conquistato la vittoria assoluta. Kyle Chaney, al volante di un Can-Am Maverick R modificato, ha tagliato il traguardo con oltre 30 minuti di vantaggio sul secondo classificato. Impegnative ed adrenaliniche anche tutte le altre gare in programma che hanno visto protagoniste le moto dell’Hard Enduro, i potenti Desert Truck, gli UTV ed i 4x4 dell’Every Man Challenge.
Foto e testo di Paolo Baraldi
L'edizione 2025 della King of the Hammers ha offerto un calendario ricco di gare che hanno entusiasmato i numerosi appassionati che da tutto il mondo si sono riversati nella Johnson Valley per assistere in persona ad un evento unico al mondo per spettacolarità, adrenalina e completezza di specialità presenti.
25-26 gennaio: King of the Motos, competizione dedicata alle moto dell’Hard Enduro.
31 gennaio – 2 febbraio: Desert Challenge, gara con protagonisti i potenti e veloci Desert Truck.
3- 5 febbraio: Qualifiche per gli UTV, Every Man Challenge e Race of Kings.
6 febbraio: UTV Hammers Championship, focalizzato sui veicoli side-by-side.
7 febbraio: Every Man Challenge
8 febbraio: Race of Kings, la gara principale riservata alla classe 4400 Unlimited che ha visto consegnare alla storia un risultato impensabile solo fino a qualche anno fa. Per la prima volta in 18 anni, un veicolo UTV ha conquistato la vittoria assoluta. Kyle Chaney, al volante di un Can-Am Maverick R modificato, ha tagliato il traguardo con oltre 30 minuti di vantaggio sul secondo classificato. Questo successo rappresenta una pietra miliare, poiché la classe 4400 Unlimited è tradizionalmente dominata da veicoli super performanti con motori ad alta potenza.
Per questo motivo, per questo mio resoconto sulla King of the Hammers parto proprio da questa gara.
Kyle Chaney conquista la Race of Kings alla King of the Hammers 2025
La Race of Kings 2025, svoltasi sabato 8 febbraio, ha confermato ancora una volta la sua reputazione di gara offroad di un giorno più dura al mondo. Il percorso di quest'anno, ideato da Dave Cole, ha messo a dura prova i concorrenti con tre giri distinti: il primo di 65 miglia prevalentemente desertico, il secondo di 85 miglia con una combinazione di deserto e tratti rocciosi, e un terzo giro "misterioso" di 75 miglia, rivelato solo la sera prima della gara.
Alla partenza, avvenuta poco dopo l’alba con temperature ancora rigide, oltre 100 piloti si sono lanciati in coppie ogni 30 secondi, pronti a sfidare le insidie della King of the Hammers. Tra i favoriti figuravano veterani e ex campioni come Loren Healy, Paul Wolff, Vaughn Gittin Jr., Kyle Chaney e i fratelli Gomez, tutti determinati a incidere il proprio nome nella leggenda dell’offroad.
Sin dalle prime miglia, Loren Healy ha preso il comando, spingendo il suo Ultra4 a velocità impressionanti nel tratto iniziale di deserto. Dietro di lui, Paul Wolff e Vaughn Gittin Jr. mantenevano il passo, seguiti da Kyle Chaney e JP Gomez. La gara sembrava promettere uno scontro epico, ma la KOH è imprevedibile, e la fortuna può cambiare in un istante.
Al secondo giro, con il passaggio alle sezioni più tecniche tra le rocce, i problemi meccanici hanno iniziato a mietere vittime illustri. Healy ha avuto difficoltà su Jack Hammer, perdendo minuti preziosi. Wolff ha subito un grave guasto meccanico che lo ha costretto al ritiro, mentre Gittin Jr. ha faticato a superare alcune delle sezioni più dure, compromettendo la sua gara.
Il colpo di scena definitivo è arrivato nel giro finale: Healy è stato costretto ad abbandonare la competizione a causa di problemi alla pompa del carburante e alla trazione anteriore, lasciando la lotta per la vittoria completamente aperta.
Kyle Chaney: da outsider a Re dei Martelli.
Nel caos e nell’inaspettato rimescolamento della classifica, Kyle Chaney ha dimostrato costanza, abilità e strategia, gestendo al meglio il suo veicolo e le difficoltà della gara. Mentre gli altri piloti faticavano o si ritiravano, lui ha continuato a mantenere un passo solido e regolare.
Nonostante una penalità di 15 minuti per aver saltato un checkpoint, Chaney ha tagliato il traguardo con un tempo di 7 ore, 53 minuti e 45 secondi, diventando il nuovo King of the Hammers 2025.
Dietro di lui, JP Gomez ha conquistato la seconda posizione con un tempo di 8 ore, 24 minuti e 6 secondi, seguito da Brian Caprara, che ha completato il podio.
Con questa vittoria, Kyle Chaney non solo ha scritto il suo nome nella leggenda della King of the Hammers, ma ha anche dimostrato che la costanza e l’intelligenza di gara possono battere persino i piloti più esperti. Il percorso di quest’anno ha messo in luce quanto questa competizione sia una sfida totale, che richiede velocità, resistenza meccanica e abilità nel superare ostacoli estremi.
L’edizione 2025 della Race of Kings ha rafforzato il suo status di prova definitiva dell’offroad mondiale, e con nuovi piloti emergenti e veterani pronti a riprendersi la corona, l’attesa per il 2026 è già alle stelle!
King of the Motos 2025: Estremo, Tecnico e Spietato - Trystan Hart Domina nel Deserto della Johnson Valley
Nel cuore del deserto della California, la King of the Motos 2025 ha dato il via alla stagione dell’U.S. Hard Enduro con un’edizione all’insegna dell’estremo. Durante due giorni di pura resistenza, i migliori piloti di enduro estremo si sono sfidati su un percorso micidiale tra rocce e sezioni veloci nel deserto. Con un totale di oltre 75 miglia di gara su terreni proibitivi, solo i più determinati hanno visto il traguardo. A trionfare è stato Trystan Hart, che nonostante un infortunio alla mano ha dimostrato una superiorità tecnica schiacciante.
Sabato 25 gennaio: La prima giornata ha previsto una gara su due giri consecutivi, ciascuno di circa 11 miglia (17,7 km), per un totale di 22,2 miglia (35,7 km). La partenza è avvenuta in gruppi, con intervalli di due minuti tra le varie classi. I risultati di questa giornata hanno determinato l'ordine di partenza per la gara di domenica.
Domenica 26 gennaio: La seconda giornata ha incluso quattro giri con partenza ancora a gruppi di 10-20 piloti. Le distanze dei giri sono state:
- Giro 1: 8 miglia (12,9 km)
- Giro 2: 10 miglia (16,1 km)
- Giro 3: 12 miglia (19,3 km)
- Giro 4: 12 miglia (19,3 km), con una caratteristica aggiuntiva sulla linea del traguardo.
Il percorso totale della domenica ha coperto circa 42 miglia (67,6 km). È stato previsto un punto di rifornimento al termine di ogni giro, dove i piloti potevano effettuare soste per il carburante e la manutenzione necessaria.
Nonostante una frattura a un dito della mano sinistra, il canadese Trystan Hart del team FMF KTM Factory Racing ha conquistato la vittoria, dimostrando una notevole determinazione e abilità. Hart ha preceduto l'australiano Will Riordan del team Sherco USA, che ha ottenuto un meritato secondo posto. Il podio è stato completato dall'americano Ryder LeBlond, che ha mostrato una performance solida durante tutta la competizione.
La King of the Motos è rinomata per le sue condizioni estreme, e l'edizione 2025 non ha fatto eccezione. I piloti hanno dovuto affrontare terreni impervi, dalle sabbie del deserto alle complesse formazioni rocciose, mettendo alla prova sia i piloti che le moto. La capacità di navigare efficacemente e di gestire l'usura meccanica delle moto è stata cruciale per il successo nella gara.
La King of the Motos 2025 ha ribadito il suo status di evento cardine nel panorama dell'hard enduro negli Stati Uniti. La combinazione di un percorso impegnativo e la presenza di piloti di alto calibro ha offerto uno spettacolo avvincente per gli appassionati. La vittoria di Trystan Hart, ottenuta nonostante l'infortunio, sottolinea l'alto livello di competizione e la determinazione richiesta per eccellere in questo sport.
Desert Challenge 2025: Velocità e Strategia nel Cuore del Deserto della Johnson Valley
Nel contesto della King of the Hammers 2025, la Desert Challenge è stato uno tra gli eventi più attesi che ha inaugurato lo KOH Week.. Svoltasi il 26 e 27 gennaio nel deserto della Johnson Valley, California, la competizione ha messo in risalto le abilità tecniche e strategiche dei partecipanti su un percorso impegnativo e variegato.
Il tracciato della Desert Challenge 2025 si estendeva per 64,9 miglia (circa 104,4 km) per ogni giro, con i veicoli che percorrevano il circuito in senso antiorario a partire dalla Short Course. Il percorso presentava una combinazione di lunghi rettilinei su sabbia, ideali per alte velocità, e sezioni tecniche su terreni accidentati che richiedevano precisione e controllo. Era previsto un Main Pit sulla Short Course e una Remote Pit situata a 13 miglia (circa 20,9 km) dall'inizio del giro, offrendo ai team punti strategici per rifornimenti e interventi tecnici.
La Desert Challenge si è articolata in due giornate distinte:
26 gennaio: Giornata dedicata alle qualifiche per i piloti della classe Unlimited e gara della Limited. Questi ultimi hanno svolto le qualifiche venerdì 25 gennaio.
27 gennaio: Gara degli Umlimited.
La competizione ha richiesto ai partecipanti di bilanciare velocità e gestione delle risorse, considerando l'usura dei veicoli e la necessità di rifornimenti nei punti designati.
I fan hanno vissuto una sensazione di déjà vu rispetto al 2024, poiché Christopher Polvoorde ha nuovamente conquistato la pole position durante le qualifiche e ha mantenuto lo slancio fino alla gara di domenica. Al volante del suo Ford Raptor AWD Mason T1 da 1.000 cavalli, Polvoorde ha dominato l'intera competizione, conducendo dalla partenza all'arrivo e tagliando il traguardo con un tempo finale di 5 ore e 30 secondi. Questa vittoria consecutiva consolida la sua posizione al vertice.
Non molto distante, Kyle Jergensen ha offerto una performance impressionante, terminando secondo assoluto e conquistando la vittoria nella classe T2. Nonostante guidasse un camion 2WD con potenza significativamente inferiore, Jergensen ha concluso a soli sei minuti da Polvoorde, dimostrando grande abilità al volante. La sua battaglia con JP Gomez si è intensificata negli ultimi giri; Jergensen ha ottenuto il secondo posto dopo che Gomez ha subito una foratura al quarto giro. Gomez ha comunque mantenuto una solida performance, assicurandosi il terzo posto assoluto nella sua T1 con un tempo di 5 ore, 7 minuti e 22 secondi.
Polvoorde ha commentato: "È una bella sensazione. È stata una giornata lunga e un percorso impegnativo, ma anche molto divertente. Mike Kim, io e il team avevamo un piano e lo abbiamo seguito, e ora siamo qui. Sono grato di essere qui. Mike Kim mi ha mantenuto calmo per tutto il tempo. Ci sono stati molti momenti in cui avremmo potuto commettere grandi errori. Alcune parti sono super veloci, dove si supera 130 mph, e in altre si va a 2 mph, temendo di cadere da una scogliera. Sono entusiasta di aver vinto per due anni consecutivi."
Jergensen ha aggiunto: "Stavamo correndo la nostra gara nella classe spec e Christopher era là davanti. Abbiamo spinto molto nel primo giro. Sean stava chiamando tutto molto bene e il camion funzionava alla grande. Volevamo ottenere un vantaggio confortevole, e avevamo un margine di due minuti e 30 secondi al terzo giro. Poi ho commesso un errore qui perché quelle salite sono ingannevoli e il cofano ha iniziato a staccarsi. Davvero, il nostro unico problema è stato che alla fine il cofano è volato via. Sembra che ci siano molti danni, ma il camion è in ottime condizioni. L'equipaggio dovrebbe essere molto orgoglioso perché ha funzionato perfettamente."
Gomez ha dichiarato: "È stata una buona gara. Nei primi due giri, ho mangiato un po' di polvere. Ho cercato di essere paziente e di non avere forature. Al terzo giro, ho davvero aperto il gas. Non c'era polvere e stavamo semplicemente facendo attenzione là fuori. Puoi sbagliare in qualsiasi curva e bucare una gomma. Ho avuto una foratura al quarto giro quando mi sono entusiasmato troppo. Non sapevo dove fossi e non volevo rischiare."
Questi risultati evidenziano l'elevato livello di competizione e la varietà di veicoli e piloti che hanno partecipato alla Desert Challenge 2025, mettendo in luce sia le abilità dei conducenti che le prestazioni dei mezzi in diverse categorie.
Blake Wilkey trionfa al PRP Class 11 Showdown
Il PRP Class 11 Showdown al King of the Hammers 2025 ha regalato una gara intensa e combattuta, mettendo in evidenza la resistenza e l’abilità dei piloti in una delle categorie più impegnative dell’off-road. Blake Wilkey ha conquistato la vittoria dopo una gara combattuta, dimostrando la sua maestria al volante del suo Class 11 VW Bug tra le insidie del deserto di Johnson Valley.
Fin dall’inizio, Ryan Rodriguez ha imposto un ritmo impressionante, rimanendo al comando per gran parte della gara e mettendo sotto pressione gli avversari. Tuttavia, problemi meccanici negli ultimi giri gli hanno fatto perdere il vantaggio, permettendo a Wilkey di approfittarne e prendere il controllo. Con una guida calcolata e una strategia impeccabile, Wilkey ha spinto fino al traguardo, chiudendo la gara in 2 ore, 8 minuti e 57 secondi.
Alle sue spalle, Mike Belk ha conquistato il secondo posto, mentre Rodriguez, nonostante i problemi, è riuscito comunque a difendere il terzo gradino del podio. Il loro duello ha messo in luce quanto sia essenziale, in questa categoria, non solo l’abilità del pilota, ma anche la resistenza meccanica del veicolo.
Le parole di Wilkey:
Dopo la vittoria, Wilkey ha espresso la sua soddisfazione:
"Questa vittoria significa tutto! Il tracciato era durissimo e abbiamo dovuto mantenere la concentrazione per tutta la gara. Le gare di Class 11 sono una vera prova di resistenza e non ce l’avrei fatta senza il mio incredibile team e i miei sostenitori. Abbiamo spinto forte, siamo rimasti costanti e ha funzionato!"
Con un altro PRP Class 11 Showdown archiviato, il successo di Wilkey lo conferma come uno dei principali protagonisti della categoria. Ancora una volta, la gara ha dimostrato perché la Class 11 rimane una delle divisioni più emozionanti e imprevedibili del mondo off-road.
King of the Hammers 2025: Tre Giorni di Qualifiche Infuocate nella Johnson Valley
Le qualifiche della King of the Hammers 2025 si sono svolte lungo un nuovo ed inedito percorso molto tecnico e spettacolare. Dal 3 al 5 febbraio 2025, i piloti hanno cercato di assicurarsi le migliori posizioni di partenza per le rispettive gare. Ecco un riepilogo dettagliato delle sessioni di qualifica.
- 3 febbraio 2025 (lunedì): Qualifiche per il Can-Am UTV Hammers Championship.
Il primo giorno di qualifiche ha visto scendere in campo i piloti del Can-Am UTV Hammers Championship. Nella classe 4900 Pro Mod UTV, Ronnie Anderson ha registrato il miglior tempo con 3 minuti e 5,399 secondi, seguito da Kyle Chaney a soli 0,194 secondi di distanza. Nella classe 4900 Pro Stock Turbo UTV, Joshua Smith ha ottenuto il miglior tempo con 3 minuti e 15,678 secondi. Nella classe 4900 Pro Stock NA UTV, Jeremy McGrath ha primeggiato con un tempo di 3 minuti e 20,456 secondi.
- 4 febbraio 2025 (martedì): Qualifiche per la Every Man Challenge (EMC).
Il secondo giorno era dedicato alle qualifiche della Every Man Challenge, i piloti delle classi 4800 Legends, 4500 Modified e 4600 Stock hanno affrontato lo stesso percorso tecnico degli UTV. Nella classe 4800 Legends, Shaun Rajski ha registrato il miglior tempo con 3 minuti e 28,598 secondi, seguito da Jeff Martin a 1,629 secondi di distanza. Nella classe 4500 Modified, Dan Wyrick ha ottenuto il miglior tempo con 3 minuti e 51,377 secondi. Nella 4600 Stock, Brad Lovell è stato il più veloce con 4 minuti e 27.291 secondi.
- 5 febbraio 2025 (mercoledì): Qualifiche per la Race of Kings (Classe 4400 Unlimited).
L'ultimo giorno di qualifiche è stato dedicato alla prestigiosa Race of Kings. Paul Wolff ha impressionato tutti con un tempo di 2 minuti e 57,746 secondi, assicurandosi la pole position. Loren Healy ha seguito con un tempo di 2 minuti e 58,482 secondi, mentre Vaughn Gittin Jr. ha chiuso il terzetto di testa con 3 minuti e 4,813 secondi.
Can-Am UTV Championship 2025: Una Gara per Veri Guerrieri del Fuoristrada
La King of the Hammers 2025 ha regalato agli appassionati di offroad una gara spettacolare con il Can-Am UTV Hammers Championship, che si è svolta il 6 febbraio 2025.
Questa competizione, dedicata ai veicoli UTV (Utility Task Vehicle), è una delle più dure e selettive al mondo, combinando velocità, tecnica e resistenza su un percorso estremamente impegnativo tra deserto e rocce.
L’edizione 2025 ha visto i concorrenti affrontare un tracciato di 160 miglia (circa 257 km), suddiviso in due giri; il primo nl deserto ed il secondo he ha visto protagonisti i trails roccosi.
Fin dai primi chilometri, Brock Heger del team RZR Factory Racing ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari. Nel primo giro, Heger prende il largo dimostrando da subito la sua superiorità, sfruttando al massimo la velocità del suo mezzo nel deserto e affrontando con sicurezza le sezioni rocciose. Al termine del primo giro, il suo vantaggio era già significativo rispetto agli inseguitori.
Nel secondo giro, mentre molti piloti lottavano contro problemi meccanici e ostacoli sempre più difficili, Heger ha mantenuto un passo costante e impeccabile. Nessuno è riuscito a colmare il divario, e il pilota del team RZR Factory Racing ha chiuso la gara con un tempo record, essendo l’unico a completare il percorso in meno di quattro ore e con un margine impressionante di 26 minuti sul secondo classificato.
Questa vittoria consolida ulteriormente il suo status di top driver nel mondo dell’off-road, aggiungendosi ai suoi recenti successi nel Baja 1000 del 2024 e nel Dakar Rally del 2025.
Every Man Challenge: Una Giornata Elettrizzante di Azione!
L’Every Man Challenge 2025, una delle competizioni più attese nell’ambito della leggendaria King of the Hammers, ha regalato agli appassionati di offroad una giornata ricca di adrenalina, azione e imprevedibili colpi di scena. Questa gara, nata per permettere ai piloti amatoriali di confrontarsi sugli stessi tracciati della Race of Kings, ha visto una partecipazione straordinaria e performance memorabili in tutte le categorie.
Il tracciato di quest'anno ha messo a dura prova uomini e mezzi con un percorso estremo, suddiviso in due giri per un totale di circa 150 miglia attraverso il deserto della Johnson Valley. La combinazione tra tratti veloci e sezioni tecniche disseminate di rocce e canyon ha reso la sfida ancora più intensa rispetto alle edizioni precedenti.
Il primo giro, lungo circa 65 miglia, ha attraversato le distese desertiche della Johnson Valley, con lunghi tratti veloci su laghi asciutti e piste sabbiose. Qui, la polvere sollevata dai concorrenti ha reso la visibilità limitata, aumentando il rischio di errori e incidenti. Le velocità elevate e la necessità di trovare la traiettoria perfetta hanno messo alla prova la resistenza dei veicoli e la capacità strategica dei piloti.
Il secondo giro, di circa 85 miglia, ha portato la gara nel cuore dei celebri trails rocciosi della Johnson Valley. Qui la guida è diventata un esercizio di pura abilità e precisione, con passaggi tecnici che hanno richiesto un perfetto bilanciamento tra velocità e strategia. Le insidiose sezioni di crawling hanno rappresentato una sfida cruciale: molti concorrenti sono stati costretti a fermarsi per riparazioni, mentre altri hanno dovuto gestire attentamente la fatica accumulata.
Fin dalla partenza, la competizione è stata serrata, con diversi piloti in lotta per la leadership. Una delle storie più incredibili della giornata è stata scritta da Amber Slawson, che, partita dalla 30ª posizione, è riuscita a tagliare il traguardo per prima in tempo fisico. Il suo risultato l’avrebbe resa la prima donna vincitrice della Every Man Challenge, ma una revisione ufficiale e l’applicazione di aggiustamenti cronometrici l’hanno retrocessa in seconda posizione sia nella classifica generale che in quella della classe 4800 Legends. Una prestazione comunque straordinaria, che ha dimostrato tutto il suo talento e la sua determinazione.
Alla fine, la vittoria assoluta è andata a Cody Young, completando la gara in 5 ore, 53 minuti e 25 secondi. Il secondo gradino del podio generale è stato conquistato da Amber Slawson, ed il terzo posto assoluto è stato occupato da Cameron Steele, che ha concluso la sua corsa con un tempo di 6 ore, 16 minuti e 23 secondi.
Ecco la classifica finale dell’Every Man Challenge 2025:
Classifica Generale (Overall):
1° Cody Young (#4862) – Tempo totale: 5 ore, 53 minuti e 25,348 secondi.
2° Amber Slawson (#70) – Tempo totale: 6 ore, 16 minuti e 17,780 secondi.
3° Cameron Steele (#16) – Tempo totale: 6 ore, 16 minuti e 23,154 secondi.
Classe 4800 Legends:
1° Cody Young (#4862) – Tempo totale: 5 ore, 53 minuti e 25,348 secondi.
2° Amber Slawson (#70) – Tempo totale: 6 ore, 16 minuti e 17,780 secondi.
3° Cameron Steele (#16) – Tempo totale: 6 ore, 16 minuti e 23,154 secondi.
Classe 4600 Stock:
1° Brad Lovell (#4621) – Tempo totale: 5 ore, 39 minuti e 2,079 secondi.
2° Bailey Cole (#4613) – Tempo totale: 6 ore, 33 minuti e 43,133 secondi.
3° John Williams (#4623) – Tempo totale: 9 ore, 41 minuti e 01,625 secondi.
Classe 4500 Modified:
1° Dan Wyrick (#218) – Tempo totale: 8 ore, 55 minuti e 26,067 secondi.
2° Steve Crawford (#4532) – Tempo totale: 10 ore, 14 minuti e 54,2671 secondi.
3° Shawn Rants (#4531) – tempo totale: 10 ore, 16 minuti e 15,526 secondi.
L’Every Man Challenge 2025 è stata senza dubbio una delle edizioni più emozionanti e combattute di sempre. Il mix tra velocità, strategia e abilità tecnica ha reso questa gara un vero spettacolo, celebrando lo spirito dell’offroad e dimostrando ancora una volta perché la King of the Hammers rimane la competizione di riferimento per tutti gli amanti dell’estremo.
King of the Hammers 2025: Record, Sfide e l’Attesa Crescente per un 2026 Epico
L’edizione 2025 della King of the Hammers ha segnato un punto di svolta nella storia dell’offroad, regalando momenti epici e risultati sorprendenti. La vittoria assoluta di Kyle Chaney con un UTV nella Race of Kings ha dimostrato come l’evoluzione tecnologica e la strategia possano ribaltare le gerarchie consolidate. Allo stesso tempo, competizioni come la King of the Motos hanno confermato l’estrema selettività di questa manifestazione, mettendo alla prova piloti e mezzi fino al limite.
Un altro nome che ha lasciato il segno in questa edizione è quello di Amber Slawson, che con la sua prestazione ha dimostrato ancora una volta che il fuoristrada non è solo un mondo maschile. La sua determinazione e il suo talento sono la prova di come sempre più donne stiano conquistando spazio e rispetto nelle competizioni più dure, affrontando le stesse sfide e gli stessi ostacoli dei migliori piloti.
Con emozioni, adrenalina e colpi di scena, la King of the Hammers continua a essere il riferimento assoluto per il mondo del fuoristrada. E ora, l’attesa per il 2026 è già iniziata.