Dal 9 al 17 aprile si è svolto in Tunisia la quarta edizione del Rally Fenix. È stata un'edizione avvincente e ricca di colpi di scena, sia sportivi che imprevisti, causati da Madre Natura. Questi ultimi gestiti egregiamente dall'organizzazione dell'evento. Buona rappresentanza italiani in gara tra cui nella categoria Truck, gli italiani Paolo Calabria, Loris Calubini e Giuseppe Fortuna che hanno dominato in tutte le tappe ottenendo con una vittoria meritatissima.

Foto e testo di Paolo Baraldi

La quarta edizione del Fenix Rally, sotto il familiare slogan “Open the doorway to Sahara”, ha attirato partecipanti provenienti da tutta Europa ed anche dal paese ospitante: la Tunisia.

La lunghezza totale del percorso di gara è stata di oltre 2100 chilometri, di cui circa 1625 km di prove speciali.

La cerimonia di partenza ed il prologo si sono svolti nella bellissima Djerba, da dove la carovana si è trasferita a Douz. Dopo una giornata di gara nell’area di Douz, i partecipanti hanno intrapreso una tappa di marathon molto impegnativa che li ha portati per il bivacco, senza assistenza, nel cuore del Sahara. Dopo l’annullamento della seconda tappa marathon a causa di una fortissima tempesta, i partecipanti in carovana hanno intrapreso un ritorno forzato nella città di Douz. Dopo il giorno di riposo, già previsto nel programma, la successiva prova speciale del Fenix Rally 2024 ha condotto i teams nella famosa e pittoresca oasi di Ksar Ghilane dove la corsa si è fermata per due giorni con una prova speciale sulle dune molto dura. La penultima tappa è servita da trasferimento verso Djerba dove si è svolto il gran finale, l’ultima prova speciale, e la cerimonia di premiazione.

Aspettandosi forti venti e, cosa più particolare in questa regione nel deserto, fortissime piogge, la “mente” del Fenix Rally Alexander Kovatchev non ha avuto altra scelta che apportare grandi cambiamenti al programma della marathon. I partecipanti hanno affrontato più di 190 chilometri per entrare nel cuore del deserto dove hanno dovuto lottare con sabbia, dune ed una navigazione difficile per raggiungere il campo senza assistenza. Una volta nel bivaccom nella nottata ed al mattino successivo, la forza di Madre Natura si è scatenata con forte vento e pioggia, abbattendosi nell’area. Questa situazione imprevista e di pericolo, ha costretto l’organizzazione ad attuare il piano di evacuazione per riportare, in tutta sicurezza, tutti i partecipanti alla gara nella città Douz.

Il Fenix Rally 2024 è negli archivi. La gara nel deserto di 8 giorni si è conclusa con una tappa finale vicino alla bellissima località di Djerba con 136 chilometri di prova speciale. Dopo una settimana impegnativa, piena di sorprese, tra cui anche alcuni imprevisti provenienti dalla natura, sono stati incoronati i nuovi RE del deserto.

Jerome Pelichet, copilotato da Pascal Larroque, ha vinto ogni singola tappa della gara nella classe Car Open con il suo bolide Optimus 2WD. L'equipaggio francese ha così bissato il successo ottenuto nella prima edizione del Fenix Rally nel 2021. Il secondo posto è andato all'austriaco Alexander Oberlechner e al suo navigatore Peter Brunner dalla Svizzera con la loro Land Rover. Terzo posto meritato per i veterani del Breslau Jork Neese e Torsten Mueller, che hanno potuto contare su una macchina adatta anche ai percorsi estremi.

Olaf Seip e Matthias Stock dalla Germania sono i vincitori nella classe Car Limited, per i veicoli senza modifiche, guidando con precisione la loro Land Rover fino al traguardo. Secondo posto per i rumeni Marian Andreev e Valentin Capota su Dacia, e “medaglia di bronzo” per l'equipaggio tunisino di Abdennour Benabdennour - Abdel Waheb Dakhalaoui su Mitsubishi.

Nella classe SSV, il britannico Alexander Parpottas e la sua copilota bulgara Zornitsa Todorova hanno spinto negli ultimi giorni del rally ed hanno conquistato il primo posto un giorno prima del traguardo. Al secondo posto il duo francese Herve Guillaume - Maxime Guillaume. Terzo nella classifica finale un altro tandem francese: Marc Bonnafoux - Jean-Michel Polato.

L'ultima vittoria di tappa nella classe Enduro è andata al francese Remi Lauilhe, ma è stato il suo connazionale Sebastian Tocaben ad aggiudicarsi la vittoria assoluta. Tocaben ha ripetuto il successo del Fenix Rally dello scorso anno, lasciando molto indietro i suoi principali rivali Laurynas Avyzius dalla Lituania e Robert Przybylowski dalla Polonia.

Il trionfo francese è continuato anche nella classe ATV, dove Jerome Pla non ha lasciato nulla ai suoi rivali ed ha conquistato la vittoria con un enorme anticipo. Il secondo posto assoluto è andato al britannico Stuart Marley ed il terzo al suo connazionale e compagno di squadra Jamie Shaw.

Nella classe Truck il titolo è andato (in anticipo) al trio italiano Paolo Calabria, Loris Calubini e Giuseppe Fortuna. Al loro esordio in una gara internazionale con questo bellissimo Man, terminato qualche settimana prima della gara, il trio italiano ha dominato tutto il Fenix Rally dimostrando sia la qualità dell’equipaggio che l’affidabilità e le ottime prestazioni del loro Man. Secondo posto per Klaas Steinhoefel-Jochen Ullman - Ralf Schwark e terzi per i loro connazionali tedeschi Mathias Koerber - Max Jackermeier - Sebastian Roedel.

Quest’anno al Fenix Rally, l’Italia è stata ben rappresentata da 8 i piloti/teams italiani che hanno tenuto alto i nostri colori.

Quattro sono stati i piloti impegnati nella classe Enduro dei quali, due sono entrati nella top 10 della classifica. Christian Pastori si è classificato settimo mentre al suo esordio in una gara nel deserto Simone Boer ha conquistato l’ottavo posto. Al suo esordio anche Federico Bassi che si è ben comportato fino all’infortunio ad una gamba. Anche Lorenzo Busatti è stato sfortunato dovendosi fermare per due giorni a causa di una indisposizione.

Nella classe più agguerrita e più affollata, ovvero quella degli SSV, un equipaggio azzurro è entrato nella top 10: Simone Agazzi e da Lorenzo Maestrami si sono classificati ottavi. Più sfortunati per motivi meccanici Gianpaolo Bedin e Leonardo Dalogli.

Nella classe regina Car Open, purtroppo Emanuele Spriano e Tommaso Spriano si sono dovuti ritirare dopo aver raggiunto Douz a causa di problemi meccanici.

Tra i grandi Truck, che è sempre affascinante vederli in azione tra le dune e come ho già avuto il piacere di dire, ottima prestazione del Eagle Racing Team composto da Paolo Calabria, Loris Calubini e Giuseppe Fortuna che hanno battezzato il loro nuovo Man da 800 cavalli con bellissima e meritata vittoria.

Dopo questo successo, Alexander Kovatchev da appuntamento a tutti per la 30° edizione del leggendario Rallye Breslau.

www.rallye-breslau.com