Nella Race of Kings, la gara conclusiva e più attesa della King of the Hammers, JP Gomez ha conquistato una stupenda vittoria risalendo dalla 99° posizione fino alla prima. Randy Slawson ha conquistato la Every Man Challenge, Kyle Chaney ha vinto per la quarta volta consegutiva la gara degli UTV e Christopher Polvoorde ha dominato nella Desert Challenge.
Foto di Paolo Baraldi, testo di KOH
La Race of Kings si è rivelata una gara ricca di azione, di sogni infranti, di cambi di leader all'ultimo minuto e di trionfo assoluto per pochi eletti. Da un gruppo di 116 partecipanti alla gara di un giorno più dura al mondo che si è svolta attraversato le veloci piste desertiche e i difficili canyon rocciosi, chiamati Hammers, della Johnson Valley, JP Gomez si è fatto strada dal fondo del gruppo di partenti per conquistare la vittoria dopo una drammatica giornata che ha visto molti colpi di scena.
Al via, il primo giro nel deserto, i concorrenti hanno trovato condizioni perfette e prive di polvere che hanno permesso loro di mantenere un ritmo di gara molto elevato. Come nella gara Every Man Challenge del giorno precedente, il trail Turkey Claw, a due miglia dall'inizio della gara, è diventato rapidamente un collo di bottiglia consentendo ai leader di separarsi dal resto del gruppo. Alla fine del primo giro veloce, Loren Healy è stato il primo a rientrare alla pit di Hammertown, con Jason Scherer a soli pochi secondi di distanza. Casey Currie li ha seguiti al terzo posto, con il polesitter Cade Rodd quarto e Raul Gomez al quinto posto.
Si sa, i “King” sono normalmente designati nelle roccie ed ai piloti mancavano due giri lungo i famigerati Hammers trails della Johnson Valley, disseminati di enormi massi. Healy si è dovuto fermare per cambiare una gomma a terra, cedendo il comando a Currie, che aveva già superato Scherer. Healy ha quindi dovuto fermarsi al Pit Two per sostituire una pompa del servosterzo, accumulando un grande ritardo. Il due volte vincitore del King of the Hammers, Raul Gomez ha stabilito un ritmo sostenuto tra le rocce, superando sia Rodd che Scherer nella sua agile monoposto. Poco prima della cascata su Wrecking Ball, Raul Gomez ha superato Currie che fino a quel momento era al comando.
Dietro la coppia principale composta da Gomez e Currie, si è verificato un grande dramma quando Rodd, terzo classificato, è rimasto bloccato in una sezione ristretta di Outer Limits. Scherer ha cercato di sorpassare Rodd passando sopra la parte anteriore della sua macchina, ma entrambi sono rimasti irrimediabilmente bloccati insieme. Nessun recupero con il verricello sembrava risolvere la situazione, consentendo a Gomez ed a Currie di avanzare ulteriormente e ponendo fine alle speranze di vittoria di Scherer e Rodd. Brett Harrell si è poi imbattuto nella coppia, cercando di togliere di mezzo Rodd.
Il prossimo ad arrivare è stato il vincitore del campionato Can-Am UTV Hammers Kyle Chaney, che stava facendo una grande gara sul suo un Can-Am X3 con pneumatici da 37 pollici. Sfruttando al massimo la larghezza ridotta dell'X3, è riuscito a superarli tutti e tre per conquistare il terzo posto.
Il terzo giro si è rivelato uno dei più drammatici di sempre nella storia della King of the Hammers. All'inizio dell'ultimo giro, Raul Gomez era in testa, con Currie a circa cinque minuti dietro di lui. Marcos Gomez si era fatto strada fino al terzo posto con un'auto gravemente danneggiata, con Chaney subito dietro di lui e Harrell al quinto posto. Marcos ha subito un guasto meccanico subito dopo aver lasciato il box principale, facendo salire di posizione Chaney e Harrell. Harrell si è poi ribaltato su una sezione difficile di Check Me Out.
Raul Gomez sembrava essere diretto senza problemi verso la terza vittoria ma si è ribaltato in cima a Big Johnson. Raddrizzare la macchina da solo si è rivelato impossibile, permettendo a Currie di riprendere il comando e Chaney di scivolare al terzo posto. Healy, che ha fatto un recupero stellare dopo essersi fermato per sostituire una pompa del servosterzo, era ora al quarto posto. Ancora un altro fratello Gomez è entrato nel gruppo di testa, JP Gomez che ha fatto una straordinaria rimonta fino al quinto posto dalla 99esima posizione di partenza.
A questo punto tutti si aspettavano la vittoria di Currie, ma sfortunatamente la rottura dell’albero di trasmissione ha infranto i suoi sogni di gloria. Chaney ha quindi effettuato il passaggio per il comando, con Healy che spingeva forte per dare la caccia al Can-Am X3. Healy è poi riuscito a superare Chaney in Outer Limits. Solo un breve tratto nel deserto e le rocce di Backdoor erano ormai tra Healy e la vittoria.
JP Gomez e l'incredibile gara dal 99° posto alla vittoria nella Race of Kings
Tuttavia, l'angoscia costante per i molteplici cambi di leader dell'ultimo giro ha colpito anche Healy, quando la sua trasmissione lo ha mollato a sole poche miglia dal traguardo. La sfortuna meccanica di Healy ha restituito il vantaggio fisico a Chaney, ma il suo coilover anteriore, lato guida, si era guastato. Gli spettatori erano nervosi guardando Chaney zoppicare per finire la gara. Kyle Chaney ha tagliato il traguardo per primo, ma la corsa eroica di JP Gomez dal 99° al secondo posto lo ha reso il vincitore della Race of Kings 2024 in tempo compensato.
Randy Slawson vince la Every Man Challenge al King of the Hammers 2024
Randy Slawson ha vinto il suo primo titolo alla Every Man Challenge che si aggiunge alle sue tre vittorie nella Nitto Race of Kings. Slawson e il suo nuovissimo veicolo Bomber Fab 4800 si sono dimostrati formidabili sulle rocce. Dopo aver effettuato il sorpasso verso la fine della gara, Slawson ha mantenuto il suo ritmo veloce per tagliare per passare primo sotto la bandiera a scacchi.
L’azione ed il dramma che il duro e vario terreno della Johnson Valley in California offre sempre sono arrivati quasi immediatamente anche quest’anno appena dopo lo sventolamento della bandiera verde. Ken Fults, qualificatosi in pole è stato il primo a partire, ma la sua macchina ha preso fuoco a due miglia dall'inizio della gara a causa di un guasto al circuito dell'olio, ponendo così fine alle sue speranze di vittoria. La drammatica partenza di Fults ha consegnato il comando a Brent Harrell, inseguito da Slawson e Woody Rose Jr. mentre percorrevano il primo giro nel deserto.
Dietro il gruppo di testa, la situazione è diventata ancora più drammatica quando un enorme collo di bottiglia si è formato al Turkey Claw a sole quattro miglia dall'inizio della gara. L'ingorgo è cresciuto rapidamente fino a superare i 40 veicoli con l'arrivo sulla scena di altri partenti. L'importanza di qualificarsi bene è stata chiaramente dimostrata poiché i piloti di testa, sono stati in grado di guadagnare un divario considerevole.
Harrell, è stato leader nel deserto finché il suo ritmo non ha rallentato a causa di un coilover danneggiato. I suoi problemi di sospensione hanno permesso a Slawson di passare primo, seguito da vicino da Rose al secondo posto. Per tutta la frenetica sezione del deserto, Rose ha seguito Slawson, approfittando delle condizioni prive di polvere per correre a solo pochi secondi da Randy.
Rose è riuscito a passare al comando nella pit di Hammertowne mentre Randy Slawson ha preso il posto di suo fratello Mike nella guida. Dopo il cambio pilota, Randy ha subito due forature in rapida successione. Portando con sé solo una ruota di scorta, Slawson ha dovuto zoppicare per oltre 10 miglia attraverso i tortuosi trails rocciosi su una gomma a terra prima di raggiungere la pit. Il ritmo più lento ha permesso a Rose di aumentare il suo vantaggio.
Le possibilità di vittoria per Slawson sembravano essere svanite poiché era a 11 minuti da Rose. Tuttavia, Slawson e il suo nuovissimo rig Bomber Fab 4800 si sono rivelati formidabili sulle rocce. Slawson ha tenuto un ritmo di guida tecnica formidabile recuperando lentamente il distacco da Rose. Dopo aver effettuato il sorpasso verso la fine della gara, Slawson ha mantenuto il suo ritmo veloce per tagliare per primo la bandiera a scacchi.
Rose ha tagliato il traguardo al secondo posto, con Jeremy Jones che ha completato il podio.
La lotta per la vittoria nella classe 4500 Yukon Axle and Gear Modified è stata altrettanto avvincente verso la fine della gara. Un gruppo di cinque piloti stava combattendo per la testa della gara. Shad Kennedy ha tagliato per primo il traguardo, ma la vittoria di classe è andata al pilota di lunga data Duane Garretson in tempo compensato.
È stata una vera e propria battaglia tra i Ford Bronco nella classe 4600 Currie Enterprises Stock. Bailey Cole è riuscito rapidamente a uscire dal collo di bottiglia iniziale al Turkey Claw e ha costruito un vantaggio sugli altri molto importante. Tuttavia, un albero CV rotto e problemi al servosterzo lo hanno rallentato notevolmente tra le rocce. Loren Healy, alla guida di un altro Bronco, stava colmando il divario verso la fine della gara. Cole ha dovuto utilizzare il verricello più volte e ha perso la portiera del passeggero oltre a completare le ultime miglia senza il suo copilota, ma alla fine ha tagliato il traguardo per la sua prima vittoria a King of the Hammers. Healey ha preso la bandiera a scacchi per il secondo posto 20 minuti dopo, mentre Alex McNeil si è classificato terzo.
Justin Miron è stato il miglior classificato del Rookie Program, che aiuta a guidare ed educare i piloti che non hanno mai gareggiato in nessuna gara della King of the Hammers.
Kyle Chaney fa la storia con la sua quarta vittoria consecutiva del Can-Am Utv Hammers Championship
Straordinaria quarta vittoria consecutiva per Kyle Chaney alla gara degli. Chaney ha lottato contro oltre 130 concorrenti.
Chaney è partito dalla pole e ha subito stabilito un ritmo di gara vertiginoso lungo le 72 miglia del primo giro veloce nel deserto. Dopo un rapido pit-stop per due gomme anteriori e carburante, Chaney e il suo Can-Am Maverick R erano ancora in testa all’inizio del secondo giro, che passava per le famigerate rocce dei trails della Johnson Valley. Si è fatto strada rapidamente attraverso alcuni dei canyon più tecnici, fermandosi solo per cambiare una gomma a terra in fondo al Jackhammer. Nemmeno un acquazzone pomeridiano o una altra foratura a fine gara lo hanno rallentato per la sua corsa verso la vittoria.
Dietro a Chaney, per l'intera gara, è stata un'epica battaglia per il secondo posto tra CJ Greaves, Philip Blurton, Brock Heger e Mitch Guthrie Jr. I primi tre piloti del gruppo hanno corso a pochi secondi l'uno dall'altro per gran parte della gara, sorpassandosi più e più volte finché Guthrie non è passato davanti. Un momento cruciale è arrivato quando Greaves, che era secondo, ha dovuto fermarsi per superare un ostacolo roccioso al Chocolate Thunder.
Blurton e Heger si sono immediatamente accodati a Greaves. L'incidente non ha cambiato l'ordine di marcia, ma ha permesso a Chaney, che aveva attraversato il percorso senza problemi, di aumentare ulteriormente il suo vantaggio. Alla fine, Guthrie e Blurton hanno aggirato Greaves, conquistando rispettivamente il secondo e il terzo posto.
Mitch Guthrie Jr. ha detto riguardo al suo secondo posto; “È stato molto divertente e sono felice di arrivare al traguardo. Abbiamo dato il massimo. È stata una giornata super per noi. Non siamo mai scesi dall’auto e non abbiamo dovuto usare il verricello nemmeno una volta”.
Il terzo posto assoluto di Blurton è stato impressionante, considerando che ha gareggiato nella più ristretta classe 4900 Can-Am Pro Mod UTV.
A fare il suo debutto al campionato Can-Am UTV 2024 è stata la classe UTV 4900 Can-Am Futures Youth 1000cc. Questa classe innovativa consente ai piloti di età inferiore ai 17 anni di competere sul primo giro del percorso in coppia con un copilota adulto. Dylan Trent ha vinto la gara di debutto, che mira a creare le future generazioni di piloti della King of the Hammers.
Baja Vida Class 11 Showdown
Dopo il prologo di sabato della Desert race, il Baja Vida Class 11 Showdown, ha avuto la sua corsa con una straordinaria partenza in linea nel Melville Dry Lake per poi seguire un percorso di 35 miglia. I 36 Maggiolini Volkswagen quasi di serie hanno gareggiato per 45 minuti più un ultimo giro di gara. Blake Wilkey ha guidato in modo aggressivo per tutta la gara con il suo Maggiolino viola, effettuando salti a tutta velocità ed alla fine questo ha dato i suoi frutti.
Toyo Tires Desert Challenge Presented By Monster Energy
Dopo il prologo da sabato 27 gennaio, dominato da Christopher Polvoorde, la gara della domenica ha visto 182 piloti affrontare l'impegnativa corsa di 182 miglia che si snodava attraverso il terreno accidentato e roccioso della Johnson Valley. A prendere la bandiera per primi sono stati i truck, i buggy e gli UTV in edizione, mentre i veicoli più veloci nelle corse nel deserto sono scesi in pista nel pomeriggio nella Unlimited Race. Entrambe le gare sono state estremamente competitive, con solo pochi secondi a separare i primi classificati.
A conquistare la vittoria assoluta e di classe T1 nella Unlimited Race è stato Christopher Polvoorde nel suo nuovissimo truck Mason Motorsports AWD da 1.000 cavalli. Polvoorde è partito dalla pole ed ha disputato una gara quasi impeccabile con una sola gomma a terra per tutto il pomeriggio. Tim Herbst è riuscito a sorpassare Polvoorde per il comando mentre cambiava la gomma forata, ma Polvoorde ha rapidamente riguadagnato tempo su Herbst, correndo pochi secondi dietro di lui. Un drammatico scontro ai box tra i due avrebbe potuto vanificare tutto ma il team di Polvoorde lo ha riportato in pista prima di Herbst, riuscendo così a riprendere il comando. Polvoorde non si è mai guardato indietro, mantenendo il comando per il resto della gara, con Herbst che ha concluso a poco più di due minuti di distacco.
Anche la gara nella classe T2 è stata molto competitiva, con Kyle Jergensen e Cade Garcia che si sono dati battaglia per le prime posizioni. Entrambi hanno stabilito un ritmo vertiginoso, classificandosi tra i primi cinque in assoluto e tra i T1 con il doppio della potenza. Garcia è riuscito a sorpassare Jergensen ai box ma ha bypassato la maggior parte della short course con conseguente penalità. Mentre finiva davanti a Jergensen, il tempo di penalità ha spinto Garcia al secondo posto e ha portato Jergensen al primo posto.
Le classi UTV hanno visto un'affluenza massiccia. Brock Heger li ha battuti tutti, stabilendo un ritmo vertiginoso con un tempo di 3:35.23.4, conquistando la vittoria assoluta della B3 e della classe UTV Open.