Dal 13 al 20 marzo si è svolta in Tunisia la prima edizione del Fenix Rally, l’ultima creazione di Alexander Kovatchev, che ha portato tutti i partecipanti a respirare una tanto attesa aria di normalità in questo terribile periodo. Questa prima edizione del Fenix Rally è stata coronata con un grande risultato per l’italiano Agostino Rizzardi che a bordo della sua affascinante Porsche 911 si è classificato al secondo posto.
Foto e testo di Paolo Baraldi
Dal 13 al 20 marzo si è svolta in Tunisia la tanto attesa prima edizione del Fenix Rally; l’ultima creazione di Alexander Kovatchev, deux ex machina del leggendario Rallye Breslau Poland, del Balkan Offroad Rallye e della Baja Europe.
Anche se questo non è il primo rally in Africa di cui Kovatchev e il suo team sono responsabili (ci sono diversi rally classici e gare di fuoristrada in Kenya, Botswana e Sud Africa, dove il team gestisce processi complessi delle gare), questa è stata la prima gara ufficiale di RBI Sport nel Sahara.
Questa prima edizione del Fenix Rally è stata un grande successo con 101 veicoli (18 moto e quad, 36 auto e 47 side by side) in gara nelle varie classi che si sono riunite a Douz, cuore del rally e parco assistenza dei partecipanti.
Ben 10 paesi europei sono stati rappresentati al Fenix Rally. Tra i concorrenti molti nomi noti del Rallye Breslau e del Balkan Offroad ed un equipaggio tunisino.
Il programma del rally prevedeva 6 giorni di gare con un percorso di oltre 1300 km. I partecipanti hanno affrontato anche una tappa marathon (senza assistenza dei meccanici) che li ha portati in un accampamento beduino nel cuore del deserto.
Inoltre, il Fenix Rally ha proposto l'avventurosa categoria Discovery, i cui partecipanti (61 veicoli) hanno potuto provare il brivido del mondo delle gare di cross-country senza essere pressati dal cronometro. Gli iscritti nella categoria Discovery, hanno potuto guidare lungo i percorsi della gara con road book e punti GPS assaporando il brivido e l'atmosfera del deserto del Sahara.
Il Fenix Rally è stato riconosciuto dalla Tunisia come un evento di priorità nazionale. Pertanto, la competizione ha goduto del pieno sostegno della Federazione Automobilistica Tunisina (FTA) e della Federazione Motociclistica Tunisina (FTM) nella persona del Sig. Hatem Ben Youssef, Presidente di FTA e del Sig. Mehdi Bach-Hamba, Presidente di FTM che sono membri del comitato organizzatore insieme al Sig. Jamel Debabi, Vice Presidente dell'Automobile Club Nazionale della Tunisia. Inoltre, partner della gara è stato anche l'Ufficio Nazionale del Turismo del paese mediterraneo. Le autorità locali, comprese la polizia e l'esercito, hanno garantito il pieno sostegno per una manifestazione sicura e di successo.
RBI Sport ha garantito che il rally si è svolto nel rigoroso rispetto di tutte le misure antiepidemiche rendendo il Fenix Rally una zona Covid free.
Con il motto "Nuovo evento, stessi standard di alta qualità", ogni partecipante al Fenix Rally ha potuto contare sulla rinomata professionalità di Alex Kovatchev e del team internazionale che abbiamo imparato a conoscere alla Breslau Poland ed al Balkan Offroad. A garantire la sicurezza dei partecipanti ci ha pensato l’Offroad Rescue team polacco con personale medico qualificato, ambulanze 4x4 ed un elicottero di soccorso.
I podi del Fenix Rally categoria per categoria
Nella classe Car Open il veterano dei rally nel deserto Jerome Pelichet ha mostrato cosa significa avere tanti anni di esperienza nelle competizioni cross country. Il francese ha ottenuto 6 vittorie di tappa su 6 e ha vinto la gara con un incredibile distacco di 1 ora e 47 minuti sul suo avversario più vicino.
Il secondo posto è andato ad Agostino Rizzardi a bordo della sua affascinate Porsche 911. L'italiano ha fatto ottimi progressi durante il rally e nelle ultime fasi ha spinto sull’acceleratore per salire sul podio.
Ancora più interessante è stata la situazione del polacco Adam Bomba (BMW), che ha conquistato la terza posizione proprio nell'ultima tappa, battendo il bulgaro Dessislav Slavchev (Mercedes).
Nella categoria Car Limited, è stato il francese Laurent Aubouex (Mercedes) a vincere il titolo davanti al pilota polacco Grzegorz Brochocki (Toyota) e al tedesco Fritz Becker (Toyota). Pur consapevoli che i piloti di questa classe non potevano competere con i potenti prototipi T1, hanno comunque dimostrato che si può partecipare ad un rally così lungo con una macchina fuoristrada normale se si ha abbastanza coraggio e se si è un pilota intelligente.
Nella classe più affollata, quella degli SSV, è stato Lionel Baud a vincere il Fenix Rally. Il pilota francese ha ottenuto 5 vittorie di tappa su 6, al volante del potente PH Sport Zephyr, senza lasciare scampo ai suoi avversari con oltre un'ora di anticipo sul traguardo. Il secondo nella classe "petite" è stato il pilota olandese Pelle Moens mentre il lituano Dalius Olechnavicius ha completato la top 3. Entrambi i piloti hanno contato su veicoli Can-Am.
Nella classe Bike c'era l'olandese Bram van der Wouden, che ha dominato sulla concorrenza dei due piloti francesi: Lionel Mansuy e Romain Muraton. Van der Wouden è stato molto costante e questo ha pagato con più di 2 ore di distacco con i follower più vicini.
Infine, nella classe ATV, è stata una gara a dominazione lituana, visto che Romualdas Karuzis (Can-Am) ha vinto il Fenix Rally 2021 e il suo connazionale Adomas Gancierius (CF Moto) ha guadagnato la "medaglia d'argento". Il terzo posto è andato al pilota polacco Mikolaj Krysik (Can-Am).