Herero 4x4 si è fatta le ossa ed è diventata famosa per i suoi innovativi sistemi sospensivi come il TPS ed il Puntone Snodato. Nel corso degli anni le qualità tecniche di Herero 4x4 si sono evolute sino ad arrivare a coprire ogni aspetto della preparazione di un Defender. In questo completo articolo analizzeremo con cura la preparazione del motore TD4 con l’installazione di un sistema Twin Turbo che porta all’erogazione di ben 215 cavalli.

Foto e testo di Paolo Baraldi

I fuoristrada Land Rover sin dalle loro origini, che risalgono al 1948 con la Series I progettata in Inghilterra da Maurice Wilks nel 1947, sono stati ampiamente utilizzati nelle fattorie come macchine da lavoro ed apprezzati per la loro mobilità sui terreni accidentati. Poi venne l’era dei Defender; anche in questo caso abbiamo assistito ad un ampio uso di questo 4x4 nelle aziende agricole. Herero 4x4 ultimamente si è trovato ha “fare i conti” con questa anima agreste del Defender per un suo cliente vinicoltore della provincia di Treviso. 

La mission era quella di realizzare un allestimento che desse al Defender TD4 in oggetto una migliore mobilità e performance accentuando inoltre l’anima British innata in questo fuoristrada. Vediamo quindi come il preparatore canturino si è mosso per raggiungere questo traguardo.

Il motore di serie di questo Defender da 2401cc di cilindrata è un Td4 di derivazione Ford a quattro cilindri turbo compresso con impianto a geometria variabile accreditato di 122 cavalli a 3500 rpm e 360nm di coppia. Per dare la giusta dinamica a questo straordinario progetto è stata rivisitata completamente l’unità propulsiva per ottenere la massima performance ed al contempo migliorando l’affidabilità dell’unità stessa.

Le operazioni sono iniziate con l’eliminazione della ventola di raffreddamento originale e relativo giunto, che per performance non era più all’altezza della futura situazione, per sostituirla con il kit elettro-ventole stagne ad alta efficienza e con bulbo Bi-stadio in grado di garantire costanza di raffreddamento in qualunque condizione. E’ stato quindi smontato l’intercooler aria-aria di serie, anch’esso ormai obsoleto per concetto e rendimento, e sostituito con il kit Intercooler H2O capace di abbassare la temperatura dell’aria compressa diretta al motore  dai 40° ai 70°. Considerando che si ha una perdita di prestazione dovuta alla dilatazione dell’aria riscaldata di 1 cv ogni 7° di temperatura è facile capire quanto efficiente sia un intercooler H2O rispetto ad uno tradizionale. Inoltre la temperatura di funzionamento, varia in funzione della velocità, permettendo di scambiare più calorie sul radiatore, ma spesso in fuoristrada le velocità sono modeste e il numero di giri alto fatto questo che determina la scarsa efficienza degli impianti ari-aria. Ultima riflessione le dimensioni dell’intercooler concorrono a determinare la velocità risposta dell’impianto di sovralimentazione per cui più piccolo è e più si riduce il turbo-lag piu è grande più si aumenta.

Ottimizzata tutta la parte di raffreddamento, Herero 4x4 è passata ad occuparsi della fluidodinamica del motore migliorando i flussi di aspirazione e di scarico. Per l’aspirazione è stato installato uno snorkel ad alto rendimento completamente stagno con diametro da 80mm e la possibilità di essere utilizzato sia in versione corta per massimizzare le prestazioni, sia in versione lunga per impieghi in ambienti estremi: acqua-fango-sabbia. Lo snorkel si collega, tramite tubo spiralato, all’air-box stagno in carbonio con elemento filtrante a 6 strati di cotone lavabile e cartuccia Venturi. Il pregio del prodotto in questione è la capacità di mantenere più fredda l’aria in aspirazione grazie al carbonio che è un ottimo isolante termico e di immetterla con una leggera sovralimentazione dovuta al sistema Venturi. Per lo scarico la situazione era più complessa. Primo perché l’adozione del Bi-turbo implica il riposizionamento del sistema rispetto al motore secondo perché il collettore di scarico originale è assolutamente inidoneo per un motore da corsa dato che presenta una eccesiva prevalenza sul terzo cilindro dei gas di scarico, cosa che crea turbolenze dei flussi e quindi aumento delle temperature e perdita di prestazioni. E’ stato quindi riprogettato il collettore producendo un’unità in acciaio ad alta resistenza  centralizzando il posizionamento della prima turbina per diminuire le prevalenze e parificare le lunghezze dei condotti del collettore per migliorare i flussi e quindi la resa.

A questo punto si è passati al montaggio del  Kit Bi-tubo. Il bi-turbo permette di allargare la forbice di rendimento del motore senza inficiare l’affidabilità. A parità di pressione di esercizio la coppia viene prodotta in funzione delle due turbine e quindi si riescono ad avere maggiori prestazioni sia ai bassi che agli alti regimi sfruttando le diverse caratteristiche di riempimento e dimensioni delle stesse. La prima turbina collegata al collettore di scarico è quella più piccola, per cui, parte con un afflusso minore di gas di scarico: risultato un ottimo tiro e coppia ai bassissimi regimi fino a circa 1800rpm. Oltre i 1800 rpm inizia a lavorare la turbina più grande che per rapporti di compressore-girante garantisce una massiccia portata d’aria quindi di cavalli. Per quanto riguarda la pressione di picco siamo intorno ai 2,2 bar e in costanza intorno al 1,4-1,8 bar. Altro vantaggio del Bi-turbo è che le due unità impiegate sono a geometria fissa quindi meno complesse, più longeve e che lavorano con temperature inferiori rispetto alle classiche a geometria variabile.

A coronamento dei lavori, ci si è concentrati sulla semplificazione massima della sensoristica e dell’elettronica in modo da ottenere un’unità super preformante e affidabile. Visto il peso dell’auto che in versione “full” arriva a 21quintali, le prestazioni straordinarie del td4 biturbo ( 215,00cv) e l’impiego di pneumatici maggiorati è chiaro che un normale rinforzo delle trasmissioni Land Rover non sarebbe stato sufficiente. Si è optato quindi per il kit di allargamento della carreggiata + 53mm che con i suoi semiassi di derivazione aereospaziale garantiscono il 47% in più di carico di rottura ed il 56% di resistenza a fatica del kit di rinforzo standard già 6 volte più resistente rispetto all’originale. Per i differenziali nessuna modifica rispetto al solito, vista la robustezza dimostrata in tanti anni di gare sui terreni di tutta Europa dei gruppi bloccabili pneumaticamente al 100%  di Herero ricavati dal pieno. Stesso discorso vale per giunti e flange. Gli alberi di trasmissione sono di tipo a doppio giunto sia per l’anteriore che per il posteriore.

Come assetto, Herero 4x4 ha installato il suo Mud-rock-Extreme 90 che rialza di circa 8 cm ed è in grado di garantire il top delle performance sia in strada che in fuoristrada. Abbinati alle molle ed agli ammortizzatori troviamo anche i nuovi puntoni snodati anteriori  che garantiscono un’accentuata escursione senza perdere in stabilità, quelli posteriori Extreme ed il nuovo trapezio posteriore. All’avantreno è inoltre installata la nuova barra Panhard con uni-ball.

Per quanto riguarda lo sterzo è stato installato il classico, per Herero, Pistommy fissato sul terzo elemento del differenziale e sulla barra di accoppiamento.

Una volta raggiunti gli obbiettivi tecnici, Herero 4x4 si è dedicata all’aspetto più funzional-estetico del Defender intervenendo sugli esterni ed interni. Partendo dagli esterni, troviamo il ns roll-cage Extreme90 che garantirci la massima sicurezza e la possibilità di caricare oggetti anche pesanti senza influire sulla dinamica del mezzo. Sopra il roll-cage troviamo due potenti barra a led da 10.000 lm l’una. E’ interessante notare la gliglia di protezione dei finestrini laterali .  Passiamo quindi al paraurti rinforzato modello Shift brevettato con alloggiato al suo interno il verricello con cavo sintetico Dyneema SK78. Sotto il paraurti troviamo un paracolpi in Duralluminio ricoperto con adesivo simil carbonio . Cocludiamo con gli pneumatici Good year Duratrac 285-75-16 montati sui cerchi  7x16 off-set +10 della Zurims; in alternativa per il fango e terreno pesante sono in dotazione le Shark 35-10.50x16 montate sui cerchi scomponibili con beadlock interno e off-set +18/-28 a seconda del verso di montaggio.

Internamente, oltre al nuovo volante della momo,Strumentazione, necessari per avere sotto controllo la situazione del motore e dell’impianto elettrico è stata  posizionata tra le bocchette dell’aria sulla consolle una palpebra in grado di alloggiare 4 strumenti di produzione  Herero 4x4 e i restanti comandi si trovano sulla parte inclinata del tunnel centrale vicino ai comandi dei differenziali e compressore. Quest’ultimo montato sotto il sedile del pilota è un compressore monocilindrico di ns produzione con portata d’aria di 180L/min e cilindrata di 20cc con attacco per il tubo vicino al sedile del pilota.

Sicuramente l’aspetto “British-Farm-Retrò”, ovviamente rivisitato in chiave moderna, di questo allestimento è stato raggiunto con grande successo. Questo Defender ben si ambienta all’interno di un’azienda agricola tanto da arrivare a rappresentarne lo spirito. Ma fate attenzione perché sotto la veste di mite “agricoltore” si cela l’anima di un vero guerriero grazie al performante motore sapientemente preparato da Herero 4x4 che non lesina a regalare coppia e potenza ad ogni regime di giri e per non parlare del collaudato sistema sospensivo che non solo è performante in fuoristrada ma permette di guidare sportivamente in tutta sicurezza anche su asfalto.

Ancora una volta siamo di fronte ad una sapiente preparazione realizzata da Herero 4x4 che non perde occasione per dimostrarci il suo know how sui Defender ed il suo spiccato buon gusto.

HERERO 4x4

Via Fernando Santi, 11

20056 Trezzo sull’Adda (MI)

Tel/Fax: (+39) 02 24164690

Web: www.herero4x4.it

Mail: info@herero4x4.it