“L’aspetto più importante è FAR EMOZIONARE perchè possedere una Jeep non è una scelta razionale ma è solo una questione emotiva. Consegnare una vettura, dopo anche solo una piccola personalizzazione, e vedere l’espressione compiaciuta sul viso del cliente, credo che sia una soddisfazione unica!” Queste poche parole esprimono al meglio tutta la passione che Massimo Larossa mette nel suo lavoro.
Testo Paolo Baraldi
Nel nostro articolo di presentazione di Larossa 4x4, vi abbiamo parlato di questa nuova realtà e presentato i suoi servizi che si pongono tra la concessionaria ed il preparatore con al centro di tutto la qualità. Massimo ci è piaciuto sin da subito perché è una persona che ci mette la faccia in quello che fa. In puro stile OFFROAD Lifestyle non potevamo non intervistarlo per conoscere meglio la persona Larossa 4x4.
Come ti sei avvicinato al fuoristrada?
Ho sempre lavorato su vetture fuoristrada ed ho sempre avuto la curiosità di scoprire la loro vera natura e le loro capacità in fuoristrada. Appena ho avuto una mia Jeep personale, il passo verso questa passione è strato molto breve. Piano piano ho iniziato ad usarla in offroad, prima su percorsi semplici e poi, col crescere della mia esperienza, su percorsi sempre più impegnativi. Da quel momento l’offroad è diventato una parte importante della mia vita.
Come mai ti sei appassionato ai 4x4 di Jeep?
Difficile non appassionarsi a Jeep. Se hai un minimo di senso di liberta, di versatilità e ti piacciono le auto americane sono le macchine giuste. Se a tutto questo aggiungiamo la leggendaria storia del brand, credo che ci siano tutti gli ingredienti per innamorasi di questi 4x4. Se penso al periodo estivo, dove, con il mio TJ posso cambiare configurazione in 5 minuti aprendo e chiudendo totalmente o parzialmente il tetto è come se avessi in un attimo un vestito nuovo. Una macchina diversa a seconda delle circostanze. Infine, anche se ha qualche annetto non tramonta mai e piace sempre.
Quale modello di Jeep preferisci e perché?
Difficile rispondere a questa domanda. E’ come chiedere ad un genitore quale figlio preferisce! Credo di aver provato quasi tutti i modelli di Jeep. Quella che è entrata in modo indelebile nel mio cuore e sicuramente il Wrangler TJ che possiedo; è la mia compagna di tutti i giorni! La uso sia come vettura quotidiana che per le uscite offroad ed in ogni occasione è sempre un piacere guidarla. Anche se i nuovi modelli sono sicuramente più comodi e più facili da guidare, il TJ è la Jeep cucita su misura per me e non credo di riuscire a farne a meno.
Cosa pensi dei SUV ed in particolare del tanto chiaccherato Renegade?
Quando si parla di fuoristrada o di SUV, di qualsiasi marca essi siano, spesso si identificano usando il nome Jeep e questo fa pensare molto sulla importanza che nella storia dell’automobilismo ha il marchio Jeep. La nuova Renegade, molto discussa e a volte fonte di polemiche a partire dal nome stesso e per le caratteristiche tecniche, personalmente piace in quanto in lei è molto presente il carattere di Jeep. Anche se pensata per un utilizzo stradale è una Jeep per tutti e soddisfa tutti anche se non è certo adatta al fuoristrada puro… per quello fortunatamente abbiamo il Wrangler.
Parlaci di come hai iniziato la tua professione di meccanico?
Ho iniziato quando avevo 15 anni, finita le 3° media sono andato subito a lavorare presso la classica officina autorizzata Fiat. In quel frangente, ho capito subito che oltre a fare la gavetta ed imparare il mestiere era necessario avere un titolo di studio. Quindi, di giorno lavoravo in officina come garzone e la sera studiavo fino al conseguimento del diploma. Nel 1987 inizia la mia esperienza presso una concessionaria Chrysler-Jeep. Inizio a mettere le mani sui primi fuoristrada e sulle prime auto americane. Considerato che parliamo di un momento storico molto diverso da quello attuale, dove di jeep o di auto americane se ne vedevano molto poche, io vivevo una realtà proiettata nel futuro e che in pochi capivano veramente. Nel 1998 tornato dal servizio militare (Alpino) la voglia di crescere mi spinse a cambiare officina ma sempre in una concessionaria Jeep dove grazie alla mia esperienza sono divento quasi subito capo officina e responsabile dell’assistenza. In quel periodo ho conseguito tutte le certificazione tecniche e gestionali del caso. Nel febbraio del 2016, il desiderio di mettermi in gioco di nuovo mi ha portato ad aprire Larossa 4x4 dove finalmente ho potuto unire alla mia passione per i 4x4 a stelle e strisce il mio bagaglio di esperienza acquisito negli anni passati. I miei clienti possono usufruire di tutta la mia esperienza e passione per questo lavoro e per Jeep ed avere gli standard qualitativi di una concessionaria ufficiale. Posso affermare di essere una realtà unica che si pone nel mercato come alternativa alla concessionaria ufficiale .
Jeep da passione a professione, approfondiamo meglio il passo che ti ha portato ad aprire Larossa 4x4.
Semplicemente il motore che mi spinge ogni giorno: la passione! Dopo tanti anni di concessionaria ho creduto che ormai i tempi erano maturi per il mio sogno nel cassetto di aprire una realtà innovativa con tutte le caratteristiche ed i servizi ufficiali ma aggiungendo qualcosa di mio che si chiama passione, esperienza e gestione del cliente. L’aspetto più importante è FAR EMOZIONARE perchè possedere una Jeep non è una scelta razionale ma è solo una questione emotiva. Consegnare una vettura, dopo anche solo una piccola personalizzazione, e vedere l’espressione compiaciuta sul viso del cliente, credo che sia una soddisfazione unica! Anche se i tempi sono duri, io credo che con la professionalità, la competenza e la serietà unite alla trasparenza si possa fare impresa nella maniera giusta. La mia crescita è molto lenta ma è quello che voglio: crescere piano piano, lavorare sulla qualità e sulla soddisfazione del cliente perchè è la cosa più importante per me.
Sin da subito hai messo la faccia nella promozione della tua nuova attività, perchè?
Chi mi conosce da tempo lo sa bene che con grande umiltà dico sempre quello che penso e faccio sempre quello che dico. Ecco perché la scelta di mettermi in prima persona. Non mi nascondo dietro alla classica frase devo chiedere alla direzione. Non è presunzione ma io credo in quello che faccio e cerco di farlo nel migliori dei modi senza nascondermi dietro ad una insegna o ad un logo. Tutti sbagliamo, capita anche a me… l’importante è ammetterlo e trovare la soluzione per rimediare.
Non sei un concessionario e non sei un preparatore; spiegaci meglio la mission di Larossa 4x4?
Troppo spesso ho sentito persone più o meno appassionate lamentarsi, per un motivo o per un altro, delle varie concessionarie sparse in giro per l’Italia. La mia volontà è appunto quella di creare una realtà indipendente, quindi libera da impegni e vincoli imposti dalle casa madre ma con tutto lo standard ufficiale per poter soddisfare ogni esigenza dei miei clienti. Oltre ai classici servizi ho aggiunto tutto quello che a me piacerebbe avere da una officina specializzata. Dico sempre che il primo cliente sono io e mi chiedo tutti i giorni cosa vorrei dalla mia officina. Ecco perché faccio la differenza: al centro di tutto resta sempre la soddisfazione del cliente!
Perché sei in grado di offrire ai tuoi clienti quello che gli altri non danno?
Oggi il mercato e pieno di officine, più o meno grandi, che riparano tutte le marche. Ci sono poi officine che riparano e preparano 4x4. Quello che in realtà offro io è un servizio dedicato ad un brand: JEEP. Il resto mi interessa poco. Quando dico e parlo di Jeep, parlo di tutta la gamma e di tutti i suoi modelli; questa è appunto la differenza sostanziale. Con circa 25 anni di esperienza nelle concessionarie Chrysler, Jeep e Dodge ed avendo tutte le attrezzature specifiche originali, posso consigliare al meglio il mio cliente e gestire quasi ogni tipo di inconveniente. Uso spesso la frase ONLY JEEP proprio per sottolineare questa differenza: non tratto un solo modello di Jeep ma tutti i modelli!
Cosa rende, secondo te, un cliente felice?
Molti direbbero il prezzo!!! Non credo sia proprio la cosa che farebbe felice me. Mettendomi sempre nei panni del cliente, non credo che l’aspetto economico sia quello più importante. Oltre alla consapevolezza di sapere che quello che ho speso, tanto o poco, sia stato sia il prezzo giusto, è importante il MESSAGGIO che arriva al cliente. Avere a che fare con un azienda con delle persone che conoscono le tue esigenze e sanno come soddisfarle, la disponibilità e l’educazione sono dei punti fondamentali sui quale deve basarsi tutto il servizio. Il rapporto qualità-prezzo è importante ma lo è di più la trasparenza, far sentire le persone a casa propria e non lasciare nulla al caso.
Come vedi il futuro del fuoristrada e professionalmente come essere sempre attuali?
Il mondo del fuoristrada negli anni è cambiato molto e lo farà ancora con l’arrivo dei nuovi modelli con sempre più elettronica e sempre più facili da guidare in sicurezza ed in offroad. La cosa importante e tenere accesa la fiamma della passione coltivandola il più possibile. Bisogna continuare a credere in quello che si fa e… sbagliando si impara.
Progetti futuri?
Il mio sogno nel cassetto credo di averlo già realizzato, ovvero quello di svolgere un lavoro che mi piace, che mi appassiona e che mi da tante soddisfazioni. Per il futuro è difficile a dirsi; quello che so di certo è che voglio lavorare divertendomi e farlo con le Jeep… anche perché non so fare altro! Mi piacerebbe continuare ad imparare e migliorarmi; credo che solo così il futuro sia meno incerto.
Leggi anche: Larossa 4x4, oltre l'officina e oltre il preparatore
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