Foto e testo Gianna Vardanega
Nel WBVC vige la regola del più forte, i tracciati sono molto selettivi, 6 le giornate di gara ed i km da percorrere sono tanti, quest'anno erano oltre 600, spesso non basta solo la macchina ben solida, ma anche una grossa dose di resistenza fisica di piloti e navigatori ed un team affiatato "ai box" che si dedichi alla sostituzione dei pezzi danneggiati ed alla manutenzione della macchina. Due erano le categorie di veicoli: challenge e trophy.
Il club fuoristrada “Kamo Oko Vidi” nasce nel 2005 a Buzet (Pinguente), ma la vera origine risale agli anni '90, sempre a Buzet, quando l'allora presidente del club, il signor Gordan Krota, organizzava le prime gare nel Campionato Croato del Club Auto-Moto "Pinguentum". Come succede tra tutti noi appassionati di fuoristrada, con le continue uscite si rafforza lo spirito di gruppo e nuove idee e progetti scaturiscono dal puro entusiasmo. Fu così che Kamo Oko Vidi (che significa "Fin dove i nostri occhi sono in grado di vedere") abbozzano quella che diventerà una delle più temerarie gare europee. Affinano le capacità e le tecniche di guida patecipando a molte gare in Croazia in Slovenia e Italia, primeggiando tra le varie categorie ed iniziano poi ad organizzare il Campionato fuoristrada Croato nel 2007, al quale fece parte la prima Wild Boar Valley Challenge. Ben presto divenne un evento internazionale grazie alla partecipazione e coinvolgimento di team provenienti da Slovenia, Italia, Ungheria, Austria, Germania e altri paesi Europei.
Con il passare degli anni la gara diventa un appuntamento imperdibile per i team più estremi ed acquisisce una grande fama nel panorama fuoristraditico Europeo. E' risaputo ormai che la WBVC sia oggi una delle gare piu impegnative d’Europa. Negli ultimi anni la Wild Boar Valley Challenge raggiunge un livello molto consistente anche in fatto di partecipanti, grazie anche ad importanti collaborazioni con la Welsh Xtrem e la serie GRAF Adventure. Nel WBVC vige la regola del più forte, i tracciati sono molto selettivi, 6 le giornate di gara ed i km da percorrere sono tanti, quest'anno erano oltre 600, spesso non basta solo la macchina ben solida, ma anche una grossa dose di resistenza fisica di piloti e navigatori ed un team affiatato "ai box" che si dedichi alla sostituzione dei pezzi danneggiati ed alla manutenzione della macchina. Due erano le categorie di veicoli: challenge e trophy con tracciati comuni e varianti più soft per il challenge.
E' partita con un meteo favorevole l'edizione 2017 del Wild Boar Valley Challenge, giornate calde e soleggiate, belle anche da fotografare con la cornice di colori di questa stagione che è davvero spettacolare. Il primo giorno, dopo un briefing mattutino di accoglienza presso l'Hotel Fontana seguiva l'estrazione dei partenti che ha dato una prima scaletta per un prologo breve non difficilissimo e divertente di due minuti ciascuno con la classica partenza "a sportellate" come si usa in gergo dire; nonostante ciò non sono mancati i colpi di scena e le spettacolari evoluzioni tipiche di questa gara. Alle 18.00 qualcuno doveva ancora rientrare dal tracciato a road book successivo al prologo, che dava un assaggio dei salitoni sui famosi calanchi, tra i boschi e i guadi da superare a fondo valle.
Primo a partire di diritto nella seconda giornata è l'austriaco Johann Eibensteiner, raggiunge il canyon in breve tempo ma rompe un omocinetico anteriore sinistro in un punto di passaggio delicato ma non demorde, a tarda sera lo incontriamo con la sua macchina di nuovo in forma, deciso a non cedere il suo trono così facilmente.
La terza giornata conduce gli equipaggi nella zona di Blatna Vas, con un percorso obbligato per tutti tra i canyon, sembrava più facile in discesa a detta di alcuni equipaggi già navigati, ma diversi hanno rotto nel bel mezzo del tracciato, con inevitabile coda e varianti inventate per oltrepassare il blocco, tecniche di guida a regola d'arte con rinvii e verricello. Chi ha potuto scendere senza intoppi ha comunque dimostrato che non sempre il mezzo è protagonista, ma lo è soprattutto l'esperienza di un accorto navigatore e di un pilota che sa fin dove puo' osare. A fare da spettatori sono tutti fuoristradisti, amici di amici, che arrivano a supportare moralmente gli equipaggi, c'è chi ha già partecipato e chi guarda realmente per la prima volta, ma tutti si conoscono e tutti si incitano, la cosa bella è proprio questa che succede nei campi di gara, un cameratismo di sana sportività, poi magari a scrivere sulla tastiera di tizio e caio son capaci tutti, ma queste sono le occasioni migliori per confrontarsi e per condividere la nostra passione.
Quest'anno abbiamo visto una nutrita partecipazione di equipaggi italiani, ben 14 team tricolori con un alto tasso di entusiasmo, tra loro emergono: l'equipaggio Roberto Nardecchia e Ciotti Erasmo su Jeep Tj che vince la notturna, il navigato team Arturo Biagioni/Gabriele Calicetti su suzuki che si piazza al 9° posto assoluto, "Anche quest'anno il wbvc è stato un evento di spessore per gli amanti dell'offrad estremo, bello notare la massiccia partecipazione di molti team da tutta Europa e dall'Italia in special modo" - ci racconta Arturo Biagioni " La gara per noi è andata direi benissimo, il tempo è stato clemente e splendido per tutta la settimana, le tappe erano molto impegnative, lunghe e divertenti, ci siamo confrontati con team veramente bravissimi, con macchine iperpreparate ed equipaggi veramente sportivi. La gara per noi si è svolta con un prologo direi buono e la prima tappa a roadbook l'abbiamo conclusa senza particolari problemi. La seconda è andata benissimo con il terzo posto assoluto e con solo qualche danno alla macchina, riparato egregiamente da Gabriele per poter proseguire il terzo giorno, che purtroppo ci ha visto doverci ritirare per un problema ad un ammortizzatore, risolto in giornata per la tappa notturna, perciò in queste due tappe abbiamo perso posizioni. La tappa successiva siamo ripartiti con la speranza di recuperare, tappa lunghissima e faticosa, ma molto bella con il canyon nelle blue sand da risalire, sempre spettcolare da affrontare. L'ultima tappa a road book, completamente inedita e fantastica, è stata la ciliegina sulla torta della gara, tutta nei boschi vicini con salitoni, canyon e discese mozzafiato per un totale di 30 km veramente impegnativi, portati a termine comunque. L'ultimo giorno è stato il day show con due prove nel circuito dove si è svolto il prologo, divertenti e veloci, per poi terminare la manifestazione con le premiazioni di rito. Faccio un ringraziamento particolare a tutto lo staff del kamookovidi per avere organizzato come al solito un ottima gara svoltasi in armonia e senza intoppi". Seguono in classifica finale Luigi Mandarelli/Fabio D'Aversa su Land (17mi), Nico Turriziani/Lorenzo Viselli (19mi) che raccontano al rientro in Italia: "Siamo appena rientrati ed abbiamo già voglia di ritornare, è vero che quando ti diverti il tempo passa più velocemente e per me questi giorni sono trascorsi alla velocità della luce! " e aggiunge "Quest'anno abbiamo completato tutti i road-book. I primi giorni, tanti km percorsi e nessun inconveniente, tranne qualche piccolo errore di navigazione (quest'anno avevo due navigatori alla loro prima esperienza ma si sono comportati benissimo), mentre negli ultimi giorni pur portando a termine tutte le prove, abbiamo sofferto un po' per via di problemi meccanici, che inevitabilmente capitano in questo tipo di gare. Praticamente in una settimana abbiamo rotto due blocchi, quattro gomme ed un giunto. Questo non è bastato a fermarci, l'ultimo giorno abbiamo concluso la prova su tre ruote..., comunque esperienza bellissima che sicuramente ripeteremo anche l'anno prossimo". Sandro Moni/Iacopo Sereni (22mi), Francesco Fraioli/Tony Pipini (26mi), Andrea Giaccaglia/Patrizio Pelliccioni (29mi), Marco Sparpaglione/Stefano Motta (32mi), Alessandro Guidoni/Sergio Moccia su Jeep(33mi); diversi equipaggi dalla Romania (12) hanno dato sfoggio di macchine molto ben preparate e veloci tra cui Tudor Mircea and Marius Pop che vince nella classe challenge ottenendo oltre al voucher di accessori offerto dalla KAMO OKO VIDI 4x4 industries, l'iscrizione gratuita all'edizione 2018.
Buzet è una piccola città nell'entroterra della Croazia ma è un territorio che si presta all'extreme come poche in Europa e se a ciò aggiungiamo un'organizzazione preparata a gestire una gara di così alto livello, la risposta non puo' che essere positiva da parte di tutti gli appassionati, nonché costruttori e preparatori di questa specialità. Infatti alcuni partecipanti ce lo confermano come dice il rumeno Marius Pop: "è stata una gran gara, preparata da un ottima organizzazione, abbiamo percorso tracciati fantastici ed ammirato panorami bellissimi, più che perfetto il road book, senza errori, un'ottima accoglienza e tanti amici. E' stato bello poter confrontarci con tanti equipaggi stranieri." Per la seconda volta consecutiva, il vincitore della categoria Trophy è stato l'equipaggio austriaco formato da Johann Eibensteiner e Harry Deutschmann, ha avuto qualche noia all'inizio che lo ha costretto a perdere qualche minuto, ma alla fine ha saputo gestire al meglio tutte le tappe. Secondo gradino del podio in categoria Trophy per Claudiu Pestean and Tudor Tamas, vincono un voucer da Euro4x4parts.com ed un'iscrizione gratuita alla Transsylvania Trophy. Il podio della categoria challenge porta i colori della Romania con Tudor Mircea e Marius Pop al gradino più alto , Dorin Toma e Andrei Hazgan in seconda posizione ed in terza Jugrin Cosmin e Szekely Stefan. Christian Wulz and Max Mako, vincitori già a maggio del RFG Global Series South Europe tenutosi in Italia, si piazzano al 3° posto di categoria Trophy. In categoria Challenge, il vincitore della night stage è stato l'equipaggio Cristian Cravet/Sorin Popa. Dopo sei instancabili giornate ed una nottata di speciale tra le montagne, si è conclusa una delle gare più estreme con lunghi ed impegnativi percorsi. Giorni intensi di pura adrenalina per gli equipaggi e tanto spettacolo per il pubblico. I nostri più sinceri complimenti a tutto lo Staff di Kamo Oko Vidi per aver saputo gestire una gara di così alto livello. Un particolare ringraziamento a Emilio MoCibob e ai suoi collaboratori per l'accoglienza, è stata una settimana davvero indimenticabile.
Le classifiche su www.kamookovidi.com