Testo Paolo Baraldi
La Cina, ormai da anni, si è inserita di prepotenza nel mercato dell'automobile con veicoli economici e quindi alla portata di molti. Però l'ultima operazione della LandWind con la copia fedele dell'Evoque ha dell'incredibile!
Al Salone di Shanghai 2015, la cinese LandWind, che appartiene alla joint venture fra Jiangling Motor e Changan Auto, ha esposto il modello X7 noto, già da qualche anticipazione precedente, per la sua evidente somiglianza con la Range Rover Evoque. La LandWind X7 sarà in vendita sul mercato cinese per una cifra di molto inferiore dell'originale inglese; la X7 parte da 150.000 yuan (circa 22.500 euro), mentre il SUV inglese non costa meno di 450.000 yuan. Land Rover dopo alcuni mesi di silenzio ha deciso di prendere posizione contro il costruttore cinese. Per voce di Ralph Speth, Direttore Generale di Land Rover, ha espresso il suo disappunto: "È assurdo vedere copie del genere in Cina, la proprietà intellettuale dell'Evoque è della Land Rover e chi non la rispetta viola i regolamenti internazionali". La casa dell'Ovale Verde ha fatto sapere che si rivolgerà alle autorità anche con l'aiuto del partner Chery, per trovare una soluzione. Speth ribadisce: "non voglio credere che le autorità cinesi tollerino una situazione che mina la credibilità del loro Paese. La somiglianza con la Evoque è sin troppo evidente".
I due SUV, hanno la stessa impronta stilistica e molti particolari relativi al corpo vettura. Differiscono leggermente in termini dimensionali: la X7 è più larga di 5 centimetri e più alta di 1 cm. Come motorizzazione la LandWind ha scelto un 4 cilindri a benzina, di origine Mitsubishi, da 2.0 litri turbocon una potenza di 190 CV con cambio manuale a 6 rapporti o automatico ad 8.
i problemi di LandWind potrebbero incontrare anche la BMW che ha già annunciato di voler utilizzare la sigla X7 per uno dei suoi prossimi modelli; purtroppo la legge cinese non tutela i nomi composti da lettere e numeri.
Allo stato attuale, sembra ci siano le prerogative per dare vita ad una diatriba legale di quelle coi fiocchi, come era avvenuto in occasione della Great Wall Peri, copia cinese dellal Fiat Panda che fece infuriare i vertici di Torino.